St. Patrick’s day con Gran Brianza

san patrizio GB
Il 17 marzo si celebra in tutto il mondo la Festa di San Patrizio, il santo patrono dell’Irlanda.

Proprio a Dublino e dintorni, la data è festa nazionale e si tratta di un’ottima occasione per festeggiare! Anche negli Stati Uniti e di recente nel resto d’Europa, la festa di San Patrizio ha preso piede e con questa la tradizione di bere una birra… speciale.

Ecco le birre migliori da accompagnare a un buon panino.

La prima non può che essere quella scura, la più amata in Irlanda. La cosiddetta birra stout deve la sua fama anche ai birrifici Guinness e Murphy’s che dal 1800 producono ed esportano la birra scusa in tutto il mondo. Da abbinare a un sandwich a base di salumi affumicati.

Un’altra ottima birra da abbinare a un buon panino, è quella trappista. In questo modo vengono chiamate le birre prodotte nei monasteri trappisti ufficialmente riconosciuti.  L’ordine dei monaci trappisti riconosce solo dieci birrifici ufficiali autorizzati a produrre birra su 170 monasteri presenti nel mondo. Una birra così speciale non può che essere abbinata a salame e salumi dal sapore forte e deciso.

L’ultima opzione è quella più strana ma anche la più “irlandese”. Infatti nel giorno di San Patrizio sono molti i pub a servire una speciale birra verde, ottenuta miscelando un colorante alimentare alla normale birra bionda. Il verde è il colore tipico della festa e insieme al trifoglio rappresenta uno dei simboli dell’Irlanda. Provatela insieme a un panino con la mortadella, non ve ne pentirete.

Buon St.Patrick’s day… e buon appetito!

Garanzia e controlli per un prodotto di qualità

Schermata 2015-03-02 alle 16.50.37
La qualità delle carni è fondamentale per la riuscita di un prodotto di salumeria e per le sue caratteristiche organolettiche, ma anche le tecniche produttive giocano un ruolo altrettanto importante.

La tecnologia di trasformazione e conservazione della carne, dai primi salumi ad oggi, ha subito grandi progressi tecnologici, pur mantenendo uno stretto legame con le tradizioni gastronomiche radicate nella Penisola.

La tecnologia deve infatti non soltanto rispettare le esigenze del consumatore in termini di gusto e di ricerca dei sapori, ma anche le esigenze di sicurezza alimentare, un elemento centrale e prioritario ed un prerequisito essenziale per la qualificazione della produzione alimentare.

Nei salumi si sono raggiunti standard molto elevati. Non è sufficiente che i salumi siano buoni, ma anche che sia controllata la provenienza degli animali che forniscono le carni, che ci sia una selezione accurata delle materie prime e che le varie fasi di produzione, stagionatura o cottura del prodotto, fino alla commercializzazione, siano conformi alle normative di legge.

Tutti i passaggi per arrivare al prodotto pronto al consumo sono codificati e sottoposti a continui controlli, al fine di garantire la qualità e la sicurezza dei salumi.

Circa 5000 veterinari del Ministero della Salute vigilano sull’intero sistema produttivo, dall’allevamento alla selezione, alla trasformazione, sino alla distribuzione dei prodotti finiti.

Ma non sono questi i soli controlli effettuati sulla produzione salumiera: i consorzi e i produttori di salumi applicano ulteriori controlli nel rispetto dei disciplinari produttivi, in modo che si possa verificare la rispondenza di ogni singola fase tra quanto autocertificato dai produttori e l’effettiva produzione. Tutto il sistema produttivo viene infine controllato applicando il criterio dell’HACCP (Hazard Analysis Critical Control Points).